- Al Dirigente scolastico dell’Ipssar di FORMIA
- Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
- Agli Organi di Stampa
Mozione del collegio dei docenti dell’IPSSAR ( Istituto Alberghiero) di Formia
Il Collegio dei Docenti dell’Alberghiero di Formia , riunitosi in data 14 novembre 2012, solidale con le mozioni di altri Collegi dei docenti delle scuole della nostra provincia e dell’Italia tutta, alle quali si rifà, esprime, all’unanimità dei presenti,
contrarietà e dissenso nei confronti delle scelte politiche del ministro dell’istruzione Profumo e del Governo Monti ,
in merito:
1- ai tagli proposti dal Governo con la legge di stabilità in discussione in Parlamento , che vanno ad aggiungersi a quelli già effettuati dalle precedenti leggi finanziarie e alla stretta sulle misure relative alla disabilità ;
2- al D.D.L 953 ex Aprea, che prevede la riforma degli organi collegiali e che restringe gli spazi di democrazia, aprendo la strada all’autonomia statutaria di ogni singola scuola, con la conseguente messa in discussione di un sistema nazionale pubblico dell’istruzione e la pericolosa accelerazione sul ruolo dei soggetti privati che avranno la possibilità di entrare a far parte degli organi collegiali e, in ragione del loro finanziamento esterno, influenzare pesantemente il Piano dell’Offerta Formativa;
3 - al fatto che senza alcuna concertazione con le parti sociali e con i rappresentanti di categoria, violando le norme contrattuali (C.C.N.L. 2009), in continuità con il D.L. 150/2009 (Decreto Brunetta) che tendeva a far perdere efficacia alla contrattazione collettiva sia stato proposto , e per ora accantonato , un aumento delle ore di insegnamento frontale da 18 a 24 . Ciò avrebbe , tra l’altro, tolto ulteriori speranze di lavoro a migliaia di precari ;
4 - ai continui tagli lineari su istruzione, ricerca e politiche giovanili che, oltre a mortificare docenti e ricercatori, non mostrano capacità di “visione” per il futuro e di “missione” istituzionale e non lasciano prospettive né progettualità ai nostri giovani;
5 - al blocco dei rinnovi contrattuali fino al 2014 e a quello della progressione per gradoni fino al 2013: con il contratto fermo al 2007, gli stipendi della scuola sono rimasti apparentemente immobili, ma in realtà hanno perso oltre il 20% del loro potere d’acquisto;
6 - alla scomparsa della indennità di vacanza contrattuale fino al 2015, quando tornerà ad essere pagata con aggancio all’inflazione programmata e non più all’IPCA (il tasso europeo, più pesante di mezzo punto percentuale rispetto al vecchio calcolo dell’inflazione);
7 - alle modalità di reclutamento del personale docente previste dal nuovo Concorso Nazionale, che non rispetta la reale situazione dei precari e dei precedenti vincitori di concorso a cattedre ancora pendenti nelle graduatorie;
8 - ai 223 milioni di euro previsti per le scuole paritarie;
9 - al silenzio sulle risorse del fondo d’istituto per l’a.s. 2012-‘13
E chiede , pertanto che tali azioni di legge vengano ritirate e si proceda
- alla valorizzazione della professionalità e delle condizioni salariali del personale,
- al rinnovo del contratto nazionale
- Alla certezza delle risorse del fondo d’istituto
- Al recupero degli scatti di anzianità
- Al riconoscimento del lavoro , ben oltre le 18 ore settimanali, non svolto in aula
DICHIARA , inoltre,
uno “stato di agitazione” che si concretizzerà entro e non oltre il 30 novembre , ove non vi saranno novità che vadano nella direzione attesa dai docenti e indicata nella presente mozione , attraverso le seguenti azioni di protesta:
a) blocco temporaneo di tutte le attività del Piano dell’Offerta Formativa Aggiuntiva e nello specifico:
- attività funzioni strumentali
- coordinamento consigli di Classe e Dipartimento
- attività di recupero
- coordinamento certificazioni linguistiche
- coordinamento progetti e commissioni
- visite di istruzione
- Invalsi: coordinamento, correzione e immissione dati
- Ore eccedenti
- adozione dei libri di testo
- sospensione dei docenti da responsabili di laboratorio;
- sospensione partecipazione a conferenze e rappresentazioni teatrali;
- sospensione attività centro sportivo scolastico.
b) momenti di confronti con il personale ATA, studenti e genitori ai quali il collegio chiede la collaborazione.
c) ulteriori momenti di protesta e interpellanze istituzionali.
Tanto al fine di salvaguardare la scuola, il diritto allo studio e alla conoscenza per tutti , alla libertà di insegnamento, come sancita dalla Costituzione e per restituire dignità alla professionalità dei docenti messa in seria discussione da anni di tagli indiscriminati , da “pseudo riforme” come quella dei cicli della Gelmini e dall’assenza di un reale e condiviso progetto educativo.
Formia, 14 novembre 2012 Il collegio dei docenti dell’Alberghiero di Formia