ASSEMBLEA NAZIONALE
Trento, 6/7/8 luglio 2021
Teatro Auditorium S. Chiara
Relazione di Maddalena Gissi
Trento non è solo una bellissima città, è un luogo intriso di storia, richiama eventi di portata straordinaria, per significato e valore. Sono quasi 500 gli anni trascorsi dall’inizio del grande Concilio Ecumenico, che vedeva la Chiesa costretta a misurarsi col trauma della Riforma protestante e con l’esigenza pressante di un suo profondo rinnovamento. E dista poco più di 50 i chilometri da qui Pieve Tesino, il paese che diede i natali, 140 anni or sono, ad Alcide De Gasperi, cui fu affidato nell’immediato dopoguerra il compito di avviare e guidare un percorso arduo e difficile di rinascita per l’Italia dopo la tragedia del secondo conflitto mondiale.Dice il Presidente Mattarella, nella sua Lectio degasperiana in occasione del settantesimo anniversario del Patto Italia Austria, con il quale fu definito il percorso per l’autonomia di quest’area geografica, che la scelta repubblicana del 1946 non sarebbe stata possibile senza il coraggio e la visione da statista di Alcide De Gasperi che, più delle difficoltà materiali, temeva quelle morali e spirituali di un popolo oppresso, economicamente e socialmente prostrato, dalla sofferta esperienza democratica.
Un costruttore tenace di una diversa idea di Patria; una bella definizione che abbiamo risentito spesso negli ultimi mesi e che ci riporta alla dimensione che stiamo vivendo in ambito nazionale.
Trento, come luogo in cui riunirsi a ragionare e riflettere, a confrontarsi e discutere, fatte le debite proporzioni con eventi e personaggi appena citati, è dunque una scelta in qualche modo ambiziosa e impegnativa.