Chi si straccia le vesti per le "scandalose" assunzioni nella scuola dà solo fiato al pregiudizio ma evidentemente non sa di cosa parla. Le immissioni in ruolo che si stanno facendo in questi giorni sono infatti la prosecuzione di un piano triennale varato dal precedente governo nel 2011, al quale giustamente si dà continuità di attuazione. Un piano che punta a coprire in modo stabile tutti i posti vacanti e disponibili, riducendo l'area della precarietà, una condizione che penalizza il personale ma incide negativamente anche sulla qualità del servizio. Chi ci vede un aggravio di spesa dimentica che la scuola italiana, reduce peraltro da anni di micidiali riduzioni di organico, riceve oggi meno risorse di quanto mediamente accade negli altri Paesi.
Un po' più di chiarezza meritano anche le cifre di cui si parla in queste ore: le assunzioni autorizzate (ma sarebbe più esatto dire ratificate) dal Consiglio dei Ministri sono quelle per il 2012/13, a cui si sta dando corso in questi giorni. Quelle destinate all'annunciato concorso ordinario (circa 12.000) riguardano ovviamente l'anno scolastico successivo e corrispondono – com’è facilmente intuibile - a circa la metà di quelle previste dal piano triennale, dato che l'altra metà spetta alle graduatorie ad esaurimento, fermo restando che chi vi è attualmente incluso potrà, volendo, affrontare anche il normale concorso.
Rimettere in moto un canale ordinario di reclutamento é certamente necessario, ed é già passato troppo tempo da quando, nel 2007, una legge delegò il ministro a rinnovare regole e procedure di accesso all’insegnamento. La materia é delicatissima, investe le attese e gli interessi, talvolta confliggenti, di una platea smisurata di soggetti: è dunque quanto mai necessario garantire trasparenza, equilibrio, chiarezza.
Poiché al ministero é attivo un tavolo di confronto sul reclutamento, chiediamo che con la massima urgenza, viste le scadenze annunciate, si passi dai generici annunci a un esame puntuale e approfondito, in quella sede, dei provvedimenti in cantiere; è indispensabile avere quanto prima tutte le informazioni necessarie relativamente alle procedure concorsuali e ai requisiti richiesti per accedervi.
Non vorremmo che si corresse, come altre volte, il rischio di trasformare un'opportunità in un'ennesima occasione di tensioni e conflitti.
Roma, 25 agosto 2012
Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola
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