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Su sperimentazione nuovi percorsi filiera tecnico-professionale e valutazione comportamento alunni informativa al MIM

Illustrati oggi ai sindacati, nel corso di un’informativa al Ministero dell’Istruzione e del merito, i contenuti di due disegni di legge concernenti misure sull’istituzione della filiera formativa tecnologico - professionale e la revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento degli studenti. I due disegni di legge, di iniziativa governativa, saranno all’ordine del giorno di un imminente Consiglio dei ministri e dovranno quindi seguire il successivo iter legislativo in Parlamento. Una volta divenuti legge, saranno seguiti dagli atti applicativi di competenza del Ministero.
Per quanto riguarda la sperimentazione del nuovo percorso di studi tecnico - professionali, non si tratterà di una riforma ordinamentale ma di un’innovazione applicabile da parte delle scuole che volontariamente aderiranno alla sperimentazione, consistente nella riduzione da 5 a 4 anni del percorso necessario per conseguire il diploma di maturità, in una prospettiva di continuità con la filiera dell’istruzione Tecnica superiore (ITS), di durata biennale.
Ad avviso della CISL Scuola, tale sperimentazione dovrà consentire di provare sul campo l’efficacia di una riforma del segmento professionale che, ad oggi, non ha raggiunto gran parte degli obiettivi prefissati, come attesta il calo costante delle iscrizioni. La proposta illustrata, che prevede uno stretto collegamento col territorio e il tessuto produttivo di riferimento, non avrà ripercussioni sulle dotazioni organiche, in linea con l’impegno a suo tempo assunto dal Ministro di confermarne, senza alcuna riduzione, l’attuale consistenza. Da parte del Ministero è stata espressa l’intenzione di proseguire il confronto anche dopo l’approvazione del ddl in Consiglio dei ministri e l’avvio dell’esame in Parlamento.
Il secondo provvedimento illustrato riguarda gli interventi di revisione dei criteri di valutazione del comportamento degli studenti nelle scuole secondarie di 1° e 2° grado. Anche in questo caso si tratta di una norma che non produrrà effetti immediati, essendo necessari ulteriori provvedimenti applicativi per modificare nel senso indicato dalla legge i Regolamenti attualmente vigenti.
L'intento, anche in considerazione dei gravi episodi di violazioni disciplinari registrate negli ultimi tempi, è di responsabilizzare maggiormente gli studenti reintroducendo nella secondaria di 1° grado il voto di condotta in decimi, mentre per la scuola secondaria di 2° grado il voto di condotta inferiore ai 9/10 condizionerà l’attribuzione del credito scolastico.
La CISL Scuola ritiene che, oltre alle misure ipotizzate, per garantire una maggiore responsabilizzazione degli studenti e delle studentesse occorra soprattutto un forte impegno a promuovere sul piano pedagogico il valore del rispetto reciproco e della convivenza civile, nel quadro di un rafforzato patto di corresponsabilità educativa.

 

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