TFA: PERCORSI PER INFANZIA E PRIMARIA, UNA FORMULAZIONE AMBIGUA
Facciamo seguito al messaggio sui contenuti delle prove di accesso ai TFA e ai percorsi "abilitanti" per infanzia e primaria, per segnalare che nel decreto relativo a questi ultimi (infanzia e primaria) è contenuto un passaggio fortemente ambiguo circa la validità del titolo conseguito in esito ai percorsi stessi. All'art. 5, infatti, si afferma che il titolo consente l'iscrizione alla II fascia delle graduatorie di istituto ed è inoltre considerato "requisito di ammissione alle procedure concorsuali" ai sensi dell'art. 402 del D.Lvo 297/94.
Tale formulazione potrebbe essere letta come implicita esclusione dall'accesso ai futuri concorsi per la scuola primaria e dell'infanzia di coloro che sono in possesso del diploma conseguito al termine della frequenza dei vecchi corsi di Istituto Magistrale e Scuola Magistrale.
In realtà, come da noi più volte ricordato, il decreto interministeriale 10 marzo 1997 - attuativo della legge 341/1990 sui nuovi percorsi di accesso alla docenza - stabilìsce, all’articolo 2, che i titoli di studio conseguiti al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali di scuola magistrale e dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell'istituto magistrale, iniziati entro l'anno scolastico 1997-1998, o comunque conseguiti entro l'a.s. 2001-2002, conservavano in via permanente il valore legale posseduto al momento dell'entrata in vigore del DI, e consentivano di partecipare alle sessioni di abilitazione all'insegnamento nella scuola materna, previste dall'art. 9, comma 2, della citata legge n. 444 del 1968, nonché ai concorsi ordinari per titoli e per esami a posti di insegnante nella scuola materna e nella scuola elementare, secondo quanto previsto dagli articoli 399 e seguenti del decreto legislativo n. 297 del 1994. Adeguate, ovviamente, le citazioni normative non più attuali, il punto fermo è che i titoli conseguiti entro la sessione di esame di Stato per l'a.s. 2001-2002 conservano in via permanente il valore abilitante per l'insegnamento e consentono la partecipazione ai concorsi a posti di insegnante di scuola primaria e dell'infanzia.
Avremo modo di ritornare puntualmente sulla questione alla ripresa del confronto con l'Amministrazione.