Dirigenti Scolastici, prosegue il negoziato col Ministero per il Contratto Integrativo Nazionale sul FUN
Venerdì 5 maggio 2023 sono ripresi, presso il Ministero dell'Istruzione e del Merito, i negoziati per la definizione del Contratto integrativo nazionale sul FUN. È stato discusso il testo proposto dall’Amministrazione, nella parte riguardante gli aspetti di ripartizione della retribuzione di posizione e di risultato. La CISL Scuola ha proposto alcune modifiche, chiedendo la destinazione dell’85 per cento dell’ammontare alla retribuzione di posizione, in luogo della formulazione che prevedeva “fino all’85 per cento”. Ha inoltre prospettato la possibilità di conferimento di reggenze retribuite anche prima del superamento dei 60 giorni di assenza usualmente previsti.
L’articolo sul quale si è incentrata particolarmente l’attenzione, con la formulazione di numerose osservazioni, è quello relativo agli incarichi aggiuntivi, specie per quanto riguarda gli incarichi relativi al PNRR. La CISL Scuola ritiene in ogni caso che la materia debba essere radicalmente rivista nel rinnovo del CCNL.
In attesa che sia definito il sistema di valutazione dell’operato del dirigente scolastico, la retribuzione di risultato dovrà essere ancora parametrata sulla fascia di complessità; al riguardo, occorre prestare particolare attenzione alla clausola di salvaguardia per i dirigenti che per effetto della nuova graduazione delle scuole potrebbero avere una minore retribuzione rispetto a quella attuale.
Alla luce delle osservazioni e delle proposte formulate, l’Amministrazione si è impegnata a fornire una nuova bozza di testo. Il Ministero procederà all’assegnazione dei punteggi per la graduazione delle istituzioni scolastiche successivamente alla chiusura della rilevazione in atto, prorogata sino al 9 maggio, e per la quale ha prodotto delle faq di chiarimento. Sarà inoltre necessario avere a disposizione i dati dell’organico di diritto.
Al termine dell’incontro è stata presentata ai sindacati anche la bozza della direttiva recante i criteri per la rotazione degli incarichi dei dirigenti scolastici. Nel testo proposto risultano confermate le anticipazioni già fornite in precedenti resoconti. La direttiva sarà attuata a partire dall’a.s. 2023/2024. L’incarico in corso al primo settembre 2023 verrà considerato come il primo dei tre previsti come periodo al cui termine si procederà all’applicazione del principio della rotazione per ogni singolo dirigente scolastico. Allo scadere dell’ultimo incarico, pertanto, i dirigenti potranno esprimere preferenze per le sedi e l’assegnazione sarà data con priorità, contestualmente alle operazioni per ristrutturazione o dimensionamento dell’istituzione scolastica. Sono previsti casi particolari, come ad esempio quelli riguardanti i beneficiari della legge 120/1991 o della legge 104/92, o coloro che non possano concludere il triennio perché collocati in quiescenza d’ufficio.
La soluzione proposta risponde alle richieste che avanzate dalla CISL Scuola, anche con riferimento alla necessità che la rotazione degli incarichi non si traduca in una perdita economica. La bozza sarà oggetto di confronto in un successivo incontro.
Le trattative per il CIN riprenderanno il 24 maggio, anche con la necessaria informativa sulla costituzione del FUN 23/24.