SOTTOSCRITTA IPOTESI CIR FASCE RETRIBUTIVE DS
Il 4 marzo è stata sottoscritta l’ipotesi di Contratto Integrativo Regionale relativo alla classificazione in fasce delle istituzioni scolastiche del Lazio, ai fini della retribuzione di posizione, parte variabile, e della retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici.
Il contratto prevede la riduzione delle fasce da quattro a tre, sulla base degli elementi oggettivamente ricavabili dal sistema informativo della Pubblica Istruzione (organici, numero degli indirizzi e dei plessi, ecc.). Sostanzialmente, il maggior numero delle scuole laziali si colloca nelle prime due fasce. I criteri utilizzati sono illustrati dalle tabelle annesse al contratto stesso, di cui sono parte integrante.
L’effettiva ricaduta economica del contratto dipende, tuttavia, dalla vicenda del taglio del Fondo Unico Nazionale e dal suo rifinanziamento.
In occasione di un incontro tenutosi con i dirigenti nella Provincia di Latina, riguardante il RAV, nel corso del quale avevo illustrato il contratto un paio di giorni prima della firma, era emersa la tematica del riconoscimento di fattori di complessità non previsti dal contratto medesimo (ad esempio, la funzione di Centro Territoriale di Supporto eventualmente svolta da una istituzione scolastica, ovvero altri profili legati al rilascio di qualifiche professionali regionali). Si tratta, evidentemente, di tematiche che interessano anche i dirigenti di altre province della nostra regione. Nel merito, premesso che il sottoscritto è incline al riconoscimento di tali ulteriori specificità, si è tuttavia riscontrata, al tavolo di trattativa, la chiusura delle altre sigle sindacali, che hanno sottolineato, da un lato, il carattere di volontarietà che tali carichi di lavoro rivestono (non sono affidati d’ufficio, ma assegnati a chi manifesta disponibilità) e, dall’altro, la necessità che essi trovino eventualmente riconoscimento con risorse diverse da quelle del Fondo Regionale.
Il ragionamento è, a mio avviso, in parte fondato e in parte no. In primo luogo, si può osservare che le funzioni di cui trattasi rispondono ad esigenze del sistema scolastico, che in ogni caso debbono essere soddisfatte. Il riconoscimento come elemento di complessità darebbe almeno un abbozzo di soluzione sistematica, preferibile alla semplice volontarietà. In secundis, mi sembra difficile che siano individuate risorse finanziarie aggiuntive per questi compiti, le quali risorse, eventualmente, dovrebbero comunque essere versate al Fondo Regionale che, però, non contempla le relative attività.
Insomma, il risultato finale è che queste attività continueranno a svolgersi come accade oggi, affidate alla personale disponibilità dei singoli dirigenti.
Si pregano le strutture di inoltrare il presente messaggio alle loro mailing list di dirigenti scolastici.
Allegati:
- ipotesi contratto