Nomina contestata a Dirigente Scolastico
riflessioni di Franco Maddalena
La Scuola italiana sta vivendo da un anno una fase di profonda confusione, causata dall'applicazione della legge 107/2015, la famosa “ Buona Scuola”.
Mai come in questo periodo c’è un susseguirsi di notizie caotiche e contraddittorie che alimentano un clima di profondo malessere e disagio nel personale docente ed ATA, allargando il fossato della diffidenza di tutti nei confronti di tutti e accentuando il ruolo divisivo della Legge 107/2015 (ATA contro docenti, docenti “meritevoli” contro i docenti che non lo sarebbero, docenti infanzia contro gli tutti gli altri docenti, docenti contro dirigenti scolastici, docenti precari contro docenti di ruolo e docenti precari contro altre categorie di docenti precari).
In un clima così avvelenato riteniamo che sia dovere di tutti costruire piuttosto che distruggere ed evitare di dare pubblicità a notizie, prima di averne verificato la fondatezza.
Per questo motivo, e a seguito di richieste di chiarezza da parte dei nostri iscritti, riteniamo di dover intervenire in merito ad una vicenda recentemente sollevata, a quanto sembra, da una organizzazione sindacale della provincia che, in una lettera inviata al Direttore Generale dell'USR Lazio, dottor Gildo De Angelis, ( e girata a tutte le scuole della provincia per il dare il massimo risalto alla situazione) pone la domanda se la nomina a dirigente scolastico, a partire dal 01/09/2015, di una allora docente titolare a tempo indeterminato nella provincia di Latina “è stata” disposta in maniera corretta, tanto da puntualizzare che verranno inviati “gli atti alla Procura di Latina, Roma e Perugia”, in caso di inerzia da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale.
Siamo convinti che a seguito della presentazione di una richiesta motivata di “delucidazioni” sia preciso dovere dell'Amministrazione procedere ai necessari controlli e compito della Magistratura intervenire, nel caso in cui si evidenziassero irregolarità.
Chiunque è tenuto poi ad attendere e rispettare gli esiti dei controlli e delle decisioni assunte dagli Organi preposti.
Ma, al fine di dare risposte immediate che possano contribuire a ristabilire un clima di serenità e fiducia nel personale della Scuola pontina, già molto provato da tutte le vicende estive legate alla Riforma della “Buona Scuola”, abbiamo però compiuto verifiche sulla procedura adoperata per nominare questo dirigente scolastico, oggi oggetto di richiesta “delucidazioni”, e riteniamo in conclusione, anche dopo aver consultato l'ufficio legislativo della Segreteria Nazionale, che la decisione adottata dal Direttore Generale dell’USR Lazio, oggi contestata, sia stata corretta ed improntata al rispetto della normativa vigente, in particolare l’art. 1 commi 87 e 88 della L.107/2015.
Latina, 09/09/2016
Mai come in questo periodo c’è un susseguirsi di notizie caotiche e contraddittorie che alimentano un clima di profondo malessere e disagio nel personale docente ed ATA, allargando il fossato della diffidenza di tutti nei confronti di tutti e accentuando il ruolo divisivo della Legge 107/2015 (ATA contro docenti, docenti “meritevoli” contro i docenti che non lo sarebbero, docenti infanzia contro gli tutti gli altri docenti, docenti contro dirigenti scolastici, docenti precari contro docenti di ruolo e docenti precari contro altre categorie di docenti precari).
In un clima così avvelenato riteniamo che sia dovere di tutti costruire piuttosto che distruggere ed evitare di dare pubblicità a notizie, prima di averne verificato la fondatezza.
Per questo motivo, e a seguito di richieste di chiarezza da parte dei nostri iscritti, riteniamo di dover intervenire in merito ad una vicenda recentemente sollevata, a quanto sembra, da una organizzazione sindacale della provincia che, in una lettera inviata al Direttore Generale dell'USR Lazio, dottor Gildo De Angelis, ( e girata a tutte le scuole della provincia per il dare il massimo risalto alla situazione) pone la domanda se la nomina a dirigente scolastico, a partire dal 01/09/2015, di una allora docente titolare a tempo indeterminato nella provincia di Latina “è stata” disposta in maniera corretta, tanto da puntualizzare che verranno inviati “gli atti alla Procura di Latina, Roma e Perugia”, in caso di inerzia da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale.
Siamo convinti che a seguito della presentazione di una richiesta motivata di “delucidazioni” sia preciso dovere dell'Amministrazione procedere ai necessari controlli e compito della Magistratura intervenire, nel caso in cui si evidenziassero irregolarità.
Chiunque è tenuto poi ad attendere e rispettare gli esiti dei controlli e delle decisioni assunte dagli Organi preposti.
Ma, al fine di dare risposte immediate che possano contribuire a ristabilire un clima di serenità e fiducia nel personale della Scuola pontina, già molto provato da tutte le vicende estive legate alla Riforma della “Buona Scuola”, abbiamo però compiuto verifiche sulla procedura adoperata per nominare questo dirigente scolastico, oggi oggetto di richiesta “delucidazioni”, e riteniamo in conclusione, anche dopo aver consultato l'ufficio legislativo della Segreteria Nazionale, che la decisione adottata dal Direttore Generale dell’USR Lazio, oggi contestata, sia stata corretta ed improntata al rispetto della normativa vigente, in particolare l’art. 1 commi 87 e 88 della L.107/2015.
Latina, 09/09/2016
Il Segretario Generale CISL Scuola Latina
Franco MADDALENA