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GPS Lazio. Presidio delle OOSS di fronte all’USR per il Lazio

Segreterie Regionali del Lazio


Si è svolto oggi, 19 settembre 2022, un flash mob convocato dalle scriventi segreterie regionali di fronte all’USR per il Lazio, per sensibilizzare l’Amministrazione sui tanti errori riscontrati nelle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) e sulle supplenze attribuite.
Alla discussione hanno partecipato, oltre i segretari regionali, due rappresentanti dei precari, e, per l’Amministrazione, il direttore generale dell’USR per il Lazio, Rocco Pinneri, e la dirigente dell’ATP di Roma, Giulia Vinciguerra.

Di fronte ai numerosi esempi di errore riportati dai sindacati, Il direttore regionale ha sostanzialmente rivendicato la correttezza dell’algoritmo che ha presieduto alle nomine in ruolo e al conferimento degli incarichi annuali. Ad avviso del direttore regionale, l’algoritmo non presenta errori sistematici, ossia errori di programmazione, ma solo
di input, ossia relativi all’immissione dei dati, ciò che gli informatici definiscono GIGO, ossia garbage in, garbage out, principio per il quale il risultato dell’elaborazione finale dipende dalla correttezza dei dati immessi nel sistema. A sostegno della propria tesi, l’Ufficio Regionale ha sostenuto che le immissioni in ruolo hanno dato luogo solo ad un 1% di rettifiche, tutte dipendenti, secondo l’Ufficio stesso, da errori di input, tra i quali rientrano anche quelli relativi alle immissioni in ruolo della classe di concorso A049 e della scuola primaria, laddove il sistema informatico è stato fatto “girare” su graduatorie non aggiornate, dando luogo alle successive rettifiche.

Anche i problemi riscontrati in ordine al conferimento degli incarichi annuali, secondo l’Amministrazione, dipendono dalle medesime cause. L’USR provvederà alle necessarie verifiche, rettificando gli errori di cui riconosce il fondamento, senza tuttavia penalizzare, nei limiti del possibile, il candidato che avesse ricevuto una nomina
erronea, il quale sarebbe rimosso dall’incarico ricevuto solo se, all’esito delle verifiche disposte, risultasse, in base al punteggio, non avere titolo al conferimento dell’incarico stesso, mentre rimarrebbe nella posizione occupata, laddove si verificasse che il suo punteggio sarebbe stato comunque idoneo a farlo entrare nel turno di nomina.

L’Amministrazione ha, invece, mostrato una posizione di chiusura rispetto all’ipotesi di far girare nuovamente il
sistema per attribuire ex novo gli incarichi annuali, a fronte degli errori riscontrati - di cui, pure, si ammette l’esistenza - ovvero a fronte delle disponibilità sopraggiunte in un momento successivo al conferimento degli incarichi, spesso in corrispondenza di errori di comunicazione dei posti disponibili commessi dalle istituzioni scolastiche. A fronte dell’innegabile diritto di graduatoria dei candidati, l’Ufficio ritiene che si debba ritenere prevalente l’interesse pubblico all’avvio dell’anno scolastico, che non sarebbe soddisfatto dal continuo rimaneggiamento delle nomine.
Le OOSS hanno ribadito all’USR le proprie perplessità, rilevando che non tutti gli errori, a loro avviso, sono stati meramente accidentali, come, per esempio, accaduto in provincia di Frosinone, laddove il sistema ha fatto registrare un’abbastanza diffusa sottovalutazione degli ultimi due anni di servizio. Allo stesso modo, si riscontra, soprattutto in provincia di Roma, la fattispecie della doppia nomina (immissione in ruolo, incarico annuale, a volte anche sul medesimo tipo di posto) che mal si concilia con l’ipotesi dell’errore di input, in quanto l’algoritmo stesso, in questo caso, sembra non aver registrato la prima delle due operazioni realizzate (la nomina in ruolo). Si aggiungano, inoltre, i numerosi casi di nomine “in eccesso” attribuite ad alcune istituzioni scolastiche, che rimandano a probabili errori di determinazione degli organici.

Le OOSS hanno anche lamentato la scarsa trasparenza del conferimento degli incarichi in relazione alle riserve ex legge 68, in mancanza della chiara indicazione dei soggetti riservatari, in particolare non condividendo che diverse supplenze su posti di sostegno siano state attribuite ad aspiranti “riservisti”, pur in assenza di apposito titolo
di specializzazione, a scapito di aspiranti in possesso del titolo, “scavalcati” in graduatoria, a minor tutela anche degli alunni interessati.

Ancora una volta si deve registrare l’inefficacia del nuovo sistema di conferimento degli incarichi tramite una procedura informatica il cui corretto funzionamento dipende da una serie di variabili e di soggetti troppo ampia per garantire il corretto funzionamento della procedura, per giunta in tempi così ristretti, palesemente incompatibili con
la realtà delle città metropolitane. Non per caso, Roma, Napoli e Milano registrano le medesime difficoltà, sia in ordine alla pubblicazione delle graduatorie che con riferimento al conferimento degli incarichi annuali.
Le OOSS si riservano di sostenere e tutelare i docenti colpiti nei diritti derivanti dalla loro posizione in graduatoria.
Nel corso della discussione è stata affrontata anche la questione delle ore di programmazione didattica dei docenti di educazione motoria alla scuola primaria. È di tutta evidenza che questa riforma sia stata concepita ed
attuata con improvvida sottovalutazione delle implicazioni di carattere giuridico, contrattuale e persino logistico che la stessa implica. In alcune realtà provinciali, difatti, le ore di insegnamento sono state realizzate mediante il raggruppamento di spezzoni dispersi tra diversi comuni, il che porterà non solo disagi ai docenti incaricati
dell’insegnamento, ma anche un prolungamento dell’orario scolastico degli alunni, in assenza delle necessarie infrastrutture (mense e organici ATA).

 
Roma, 19 settembre 2022

 

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